Alla conquista della baguette: un percorso in 4 livelli

#Bonjour #Paris n. 54-15/09/2018 Non avevo mai studiato francese prima di emigrare in Francia. Al mio arrivo a Parigi, il vero incubo non fu il fatto di arrivare a comunicare, ma soprattutto di riuscire a procurarmi il pane. Quanto basta. E non in senso metaforico. Si tratta di un percorso che prevede 4 livelli di difficoltà. #ProcurarmiIlPane #4livellididifficolta

Livello 1. Un giornalista afgano mi diceva poco tempo fa che, all’inizio della sua vita parigina, ha vissuto la mia stessa esperienza: non so quante volte ci è capitato di chiedere (in modo scorretto) al boulanger “Je voudrais de… baguette, s’il vous plait”, intentendo genericamente “del pane a forma di baguette” e ritrovarci puntualmente con due baguettes tra le mani e non avere il coraggio di restituirne una per vergogna. #2baguettesTraLeMani

Quando ho capito che la mia pronuncia di “de” (di) ricordava “deux” (due), e che in generale la mia richiesta era formulata in modo sbagliato, ho iniziato a chiedere “une (seule) baguette, s’il vous plaît”. O addirittura, esagerando: “une demi-baguette, s’il vous plaît” (è possibile chiedere anche solo mezza baguette, dato che sono già più di 150 grammi di pane…).

Da qui sono passata al Livello 2 (specificare che tipo di baguette si desidera):
1. Baguette classique/ordinaire;
2. Baguette tradition (“tradi”);
3. Baguette x (eventuale nome della variante prodotta dalla boulangerie, che porta il nome di quest’ultima).

Da sapere: La variante “tradi” è molto più buona, perché per legge si tratta di un pane non congelato, prodotto nella boulangerie stessa dove si compra e con una farina “de tradition”, non ha additivi né porcherie chimiche e la sua lievitazione invece di 3/4 ore, deve durare tra le 15 e le 20 ore. #perlegge Ma costa in media 20 centesimi di più della Baguette ordinarie (1 euro e 20 cent, invece di 1 euro per 330 grammi di pane).

Una volta superato il livello 2 si passa al successivo. Il Livello 3 prevede che precisiate il livello di cottura desiderato, se non vi fidate della proposta del boulanger:
1. Baguette blanche (quasi cruda)
2. Baguette pas trop cuite (non troppo cotta)
4. Baguette bien cuite (ben cotta)
Non ho mai sentito chiedere una baguette “à point” (cotta il giusto), ma ho letto che “bien cuite” è preferibile perché più digeribile.

Dopo qualche tempo potrete conquistare il livello 4. Ovvero, precisare come la si vuole confezionata. Perché resta tuttora insopportabile, per me, girare per Parigi con una baguette di più di mezzo metro tenendola semplicemente con un tovagliolino di 10 cm quadri #insopportabile E quindi voilà la frasetta livello 4:
“Merci de bien vouloir me la couper en deux. Je la voudrais dans un petit sachet, si possible, s’il vous plaît”.
Il fatto di chiedere di tagliarla in due e metterla in un sacchettino ha un senso incredibile di praticità: preservare #quantobasta l’igiene e… evitare di infilarla sotto l’ascella. È un gesto che vi verrà altrimenti automatico. E allora #addio. #BaguetteAscellare #sapevatelo

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