Santé! Un brindisi all’Happy Hour a Parigi

#Bonjour #Paris n. 39-31/08/2018 Cosa si fa per celebrare qualcosa di importante? Si brinda. Bene, ecco la cosa che ho “preteso” di fare per festeggiare il mio arrivo a Parigi, 6 anni fa: brindare con un vero aperitivo francese. Ecco come si sono svolti i fatti.

Arriva il cameriere, ci sediamo en terrasse (niente a che vedere con una vera terrazza: si tratta dello spazio esterno del bar, generalmente il marciapiede con i topi che, di tanto in tanto, ti solleticano i piedi) e ordino fieramente un Ricard, ovvero un pastis, liquore originario di Marsiglia all’anice stellato, liquirizia e erbe aromatiche.

Me lo portano puro, da allungare con acqua, servita rigorosamente in una caraffa a parte. Figo.

Ok. Manca qualcosa, però. Il bere, ci siamo. Ma dove cavolo sta il mangiare? Devo cercarlo dentro al bar? #eCheCavolo. Aspetto.

No, non posso credere a ciò che mi ripete chi mi accompagna, che vive a Parigi già da qualche anno: non devo aspettare un bel niente. Ma come, è l’ora dell’happy hour, o no? Bere alcol a stomaco vuoto si sa – è universalmente risaputo -, non è bene. Aspetto. Aspetto. Aspetto ancora. E poi basta, chiamo le Monsieur, il cameriere. Chiedo se ha qualcosa “à grignoter avec” (da sgranocchiare, come si dice qui…). Mi risponde, con un tono scocciato – esattamente quel tono insopportabile tanto diffuso tra i camerieri parigini – che “No, non c’è niente, ma posso portarle il menù però”. Ferma sui miei pilastri da esperta in happyhour ferraresi, non demordo: “Monsieur, bere alcol a stomaco vuoto è nocivo #nocivo: bisognerebbe prevedere qualcosa obbligatoriamente, se si serve del liquore a 45 gradi“. Le Monsieur replica, ora scocciatissimo, che non hanno niente. Dico io: “Ma come, neanche del pane?!“. Si, un panier c’è. Scompare per poi tornare come un ciclone per sbattermi davanti un cestino con 5 pezzetti di baguette. Gradevole come una martellata sul mignolo del piede. #MerciMonsieur #CestGentil

La mia vita a Parigi è cominciata così, ordinando alcol e supplicando pane allo scoccare di quello che dovrebbe essere l'”ora felice”. #HappyHouràParis

N.B. Dopo sei anni ho scoperto dove prendere un aperitivo come si deve, per un vero happy hour come quello in foto, ad esempio. Tre cose da aggiungere:

1. Ti portano due piatti di cibo -pizza, taralli, pasta- senza nemmeno aver bisogno di alludere a voglie di “sgranocchiamento”

2. Il cibo è a volontà, perchè all’interno del bar puoi rimpinguare il tuo piatto;

2. Il tutto è incluso nel prezzo della bevanda che chiedi (questo rosso era a 3,50 euro)

3. È possibile a ogni ora del giorno,  come fosse un happy hour continuo e il cameriere è sorridente e simpatico.

Lo si trova a Napoli, per esempio #ciaociao 

#TraumiRital
#Sgranocchiare
#Grignoter
#AlcolePane

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