In bici: dalla maxi pagoda alle rive della Marna, fino al villaggio di Sucy-en-Brie

#Bonjour #Paris n. 36-28/08/2018 L’altro giorno mi sono trovata ad avere due ore e mezza non previste di totale libertà. Semplicemente fantastico.
Pronta, via! Inforco la bici e mi dirigo allegramente verso il Bois de Vincennes. Obiettivo? Le rive della Marna, che ho già avuto modo di apprezzare in passato, ma solo in parte, durante qualche allenamento di corsa.
E voilà, mi metto a seguire le indicazioni lungo la pista che trovo a partire dal Bois e il mio GPS.
Tra una cosa è l’altra, arrivo laddove la Marna si immette nella Senna e trovo una enorme pagoda, il re dei ristoranti cinesi, che domina il paesaggio della banlieue parigina di Creteil, tra Charenton-le-Pont a nord, da dove arrivo, e Ivry-sur-Seine, che si trova sulla sponda sud-ovest. #maxiPagoda #ParigiExpress
Ho scoperto cosi un percorso molto simpatico tra natura più o meno urbana e villaggi di periferia di cui avevo visto, per lavoro, solo uffici e stazioni. In alcuni casi, confesso, non è che la banlieue è bella, né da un punto di vista architettonico-urbanistico, né da un punto di vista di distacco e relax. Al contrario. Peraltro se non leggi i cartelli, non ti rendi neanche conto che sei uscito da Parigi, che sei in un paese nuovo etc, perché è un continuum metropolitano che ti accompagna per chilometri e chilometri. Ma io amo molto la banlieue per la sua ricchezza antropologica. Il paesaggio urbano evolve e incrociando la gente, balza all’occhio già un altro tipo di contatto umano e un diverso uso del tempo, rispetto a Parigi. Per esempio, le persone che si riconoscono e si salutano per strada…
Alla fine pedalerò tra una cosa e l’altra 44 km, arrivando a fare la bella salita che porta al centro cittadino della pittoresca Sucy-en-Brie, ventimila anime, due castelli e una chiesetta molto, molto carina. Vale la sosta… Leggo che questa chiesettta è dedicata a San Martino, patrono di Codigoro, vedi tu! Le prime testimonianze scritte risalgono al IX secolo, mentre la sua parte principale risale al XIII secolo. Tuttavia, il campanile, romanico, è datato XII secolo, e resta la più antica parte della chiesa rimasta intatta. Molto bello anche l’interno, intimo e romantico.
#SanMartino #sucyenbrieCOMEcodigoro #BiciDiPeriferia