Evgeny Morozov e The Net Delusion, incontro a Perugia
Dopo la rivolta egiziana tutti sono convinti che la Rete sia un’efficace arma contro i dittatori. Ma non sempre è così. La denuncia di uno studioso controcorrente.*
The net delusion, ovvero il lato oscuro della libertà di internet. È questo il titolo dell’incontro che si è tenuto all’Hotel Brufani. Protagonista dell’appuntamento il giornalista bielorusso di Foreign Policy Evgeny Morozov, intervistato da Nicola Bruno di Effecinque. “Internet – sostiene Morozov – ha un ruolo fondamentale in tutti gli eventi socio-politici, contribuendo all’organizzazione delle manifestazioni di piazza. Ma il pericolo è che l’attivismo si riduca al contesto online”. ‘Slacktivism’. Con questo neologismo Morozov descrive gli ‘internetcentristi’, che “sostengono cause su Facebook, magari per far colpo su un amico, e non fanno più sacrifici, né scendono in strada: questa nuova classe di attivisti – considera il giornalista – deve essere ridotta al minimo”. All’indomani dalla rivolta egiziana, “esempio di un ottimo mix tra attivismo on e offline”, l’“internet-realista” – come si autodefinisce l’analista della New American Foundation – mette in guardia sui rischi del web e delle tecnologie in senso lato, soprattutto in contesti dittatoriali: “è soggetto sempre più ad attacchi cibernetici e alla sorveglianza governativa”. Il cellulare, ad esempio, è arma a doppio taglio: “meglio lasciare il telefono a casa”, raccomanda Morozov, poiché interconnette i manifestanti, ma consente anche al governo di identificarli e rintracciarli: “i governi – sostiene l’analista – hanno recuperato in fretat il ritardo, ne abbiamo esempi in Russia, come in Iran. In questi Paesi partecipazione non è sinonimo di democrazia: internet – dichiara Morozov – potrebbe essere il nuovo oppio dei popoli, in cui il cittadino è spiato e monitorato attraverso backdoor”. (lvr)
(Estratto dal reportage pubblicato su Occhiaperti.net, 16 aprile 2011)
*IFJ 2011 – “The net delusion: the dark side of internet freedom”,
presentazione del libro di Evgeny Morozov – Ore 20, sabato 16 aprile 2011, Perugia